Amiche e amici del Capri Comics, oggi inauguriamo una rubrica di fatti nerd che speriamo stimolino la curiosità di vecchi e nuovi nerd! Addentratevi in questa camera delle meraviglie e rispondete alla fatidica domanda….

Lo sapevate che…?

È il 1934 quando il cruciverbista Edward Powys Mathers, sotto lo pseudonimo dell’inquisitore Torquemada, pubblica “La Mascella di Caino”, un complicato puzzle linguistico e letterario.Si tratta di un racconto giallo in cui sono narrati 6 omicidi. La sfida lanciata al lettore è trovare le vittime e i colpevoli, riordinando le 100 pagine rilegate in ordine sparso e risolvendo enigmi e giochi di parole. Dal 1934 ad oggi solo 4 persone sono riuscite nell’impresa. Noi accettiamo la sfida e ci proveremo, e voi?

Quando, agli inizi degli anni ’70, il regista cileno Alejandro Jodorowsky decide di portare sul grande schermo il romanzo “Dune” di Frank Herbert, capolavoro della fantascienza, la sua intenzione è quella di girare un film rivoluzionario. Il progetto che ne viene fuori è perciò a dir poco faraonico: storyboard di Moebius, musiche dei Pink Floyd, scenografie colossali e un cast di stelle, da Orson Welles a Mick Jagger a Salvador Dalì (che avrebbe dovuto ricevere 300.000 dollari per soli tre minuti di presenza a schermo). Un film impossibile da realizzare, e che infatti non vide mai la luce, maledicendo peraltro tutti i successivi tentativi di adattare il romanzo di Herbert per il cinema. Anche la controversa versione di David Lynch dell’84, pur essendo diventata un cult con gli anni, all’epoca fu un flop devastante. L’unico a spezzare questa fantomatica “maledizione” è stato Denis Villeneuve, che, con il suo “Dune” del 2021, ha fatto incetta di Oscar, Golden Globe e tanti altri premi.

Guybrush Threepwood. Un nome, una leggenda. Nelle fasi di sviluppo del primo Monkey Island, non essendo stato ancora scelto un nome per l’aspirante pirata, gli animatori denominavano i file degli sprite che lo ritraevano come “guy”, cioè “tizio”. Il programma Deluxe Paint, con cui venivano creati i file, vi aggiungeva poi l’estensione “.brush”. La denominazione completa risultava quindi “guy.brush”, e così Ron Gilbert decise di mantenerla, perché la trovava buffa ed in linea con la comicità del personaggio. Non è perciò raro che, nel gioco, i personaggi secondari facciano commenti sulla stranezza del nome Guybrush, in riferimento alla sua bizzarra origine.

Quando il mondo dei Pokémon cominciò a diventare sempre più famoso anche al di fuori del Giappone, alla Game Freak si cominciò a pensare ad una mascotte che potesse rappresentare il franchise. Inizialmente per questo ruolo fu scelto il Pokémon Clefairy, che è infatti il Pokémon del protagonista della prima serie manga, ma successivamente fu scelto Pikachu. Come mai questo improvviso cambiamento? La risposta è nel marketing: ritenendo che il design di Clefairy avrebbe affascinato principalmente le ragazze, alla Game Freak preferirono Pikachu, in quanto sarebbe potuto piacere sia ai ragazzi che alle ragazze, portando quindi un pubblico più ampio.Inoltre Clefairy è molto simile a Kirby, un altro popolare personaggio dell’universo Nintendo, e la somiglianza avrebbe potuto creare confusione.

Nell’universo di Star Wars le spade laser hanno dei colori ben precisi: quelle dei Sith sono rosse mentre quelle dei Jedi sono blu o verdi. Come mai quindi la spada del maestro Jedi Mace Windu è viola? Pare che sia stato lo stesso Samuel L. Jackson a chiedere a George Lucas se il suo personaggio potesse avere la spada laser viola, che pare sia il suo colore preferito. L’attore fece questa particolare richiesta perché nella scena della battaglia all’arena di Geonosis, che potete vedere nel film “L’attacco dei cloni”, non riusciva a distinguere il suo personaggio tra la folla di Jedi combattenti. Inizialmente Lucas non volle accontentare Jackson e non accettò la sua richiesta, ma in post produzione decise invece di rendere viola la spada di Mace Windu, sorprendendo così l’attore.

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Classe '97. Laureata in e appassionata di lingue e letterature europee. Social media manager per sbaglio, aspirante traduttrice, divoratrice seriale di libri. Giocatrice di ruolo, collezionista di dadi, amante di cinema e giochi da tavolo.

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Classe '96. Laurea in Economia Aziendale (non proprio correlata). Appassionato di anime e di ogni prodotto che abbia anche solo un minimo di roleplay. Dungeon Master a tempo perso. Avido videogiocatore e lettore. Particolarmente attratto da libri e giochi sconosciuti.

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