Amiche e amici del Capri Comics, in occasione di San Valentino anche noi vogliamo celebrare l’amore e lo faremo con un nuovo appuntamento di Nerd’s Kitchen. Stavolta, però, niente impasti e fornelli! Ci perderemo invece tra magia, sortilegi e calderoni fumanti con una ricetta molto speciale: preparate il vostro shaker perché Nerd’s Kitchen oggi si trasforma in Nerd’s Bar e vi insegneremo a preparare una pozione d’amore!

Dalle pagine della Storia…

Grazie a secoli di letteratura fantasy, i filtri d’amore fanno parte ormai del nostro immaginario collettivo e sono forse tra le prime cose a cui pensiamo quando si parla di pozioni magiche.

Possiamo anche trovarne tracce nella storia: basti pensare agli antichi romani con le loro amatoria pocula, filtri d’amore molto diffusi all’epoca. Leggenda narra che una di queste pozioni sia stata la causa della pazzia di Caligola: pare che la moglie gliene fece bere una, ma il risultato non fu quello sperato e l’imperatore impazzì.

Anche nel Medioevo si usava preparare dei filtri che si pensava facessero innamorare le persone, grazie all’uso di particolari ingredienti, come ad esempio i capelli dei diretti interessati e altri elementi alquanto discutibili di cui non starò qui a parlare; siamo pur sempre in una rubrica di cucina, sarebbe un peccato farvi passare la fame!

passando per Hogwarts…

Lasciando da parte la storia e avventurandoci nella fantasia vi parliamo oggi di quella che è forse la pozione d’amore più famosa della letteratura fantasy moderna: l’Amortentia, direttamente dalle pagine della saga di Harry Potter!

Chi ha letto i libri o visto i film sicuramente ricorderà, nel sesto libro della saga, Harry Potter e il Principe Mezzosangue, la prima lezione del Professor Lumacorno, che tra i vapori dell’aula di Pozioni illustra ai suoi studenti affascinati le proprietà dell’Amortentia, un liquido dalla luminosità madreperlacea che ha un’odore diverso per ogni persona che la annusa: ognuno vi sente infatti il profumo delle cose che ama di più. Come osserva Hermione durante la lezione, l’Amortentia è il filtro d’amore più potente al mondo, talmente potente che il Ministero della Magia ne vieta il commercio. Lumacorno stesse mette quindi in guardia i suoi studenti contro i pericoli di questa potentissima pozione.

“L’Amortentia non crea veramente l’amore, è ovvio. È impossibile confezionare o imitare l’amore. No, si limita a provocare una potente infatuazione od ossessione. Probabilmente è la pozione più pericolosa e potente in tutta questa stanza… oh, sì” ribadì, annuendo grave verso Malfoy e Nott che ostentavano una smorfia scettica. “Quando avrete vissuto a lungo quanto me, non sottovaluterete la potenza di un amore ossessivo”.

Da come parla, Horace Lumacorno sembrerebbe conoscere fin troppo bene i pericoli dell’Amortentia o di un amore tossico, tanto che nel suo avvertimento ai ragazzi parrebbe annidarsi, forse, anche un certo senso di colpa.

Ma come mai?

Molti di voi Potterheads sapranno che l’Amortentia ha un ruolo di primo piano nella nascita di Lord Voldemort: sua madre Merope Gaunt l’ha infatti concepito con l’affascinante babbano Tom Riddle, a cui aveva somministrato un filtro d’amore, verosimilmente l’Amortenta. Tuttavia, da un’unione avvenuta grazie ad una pozione o un sortilegio, senza quindi vero amore, può solamente nascere un individuo incapace di amare. Una incapacità, quella di amare, che di fatto rappresenterà il vero e principale motivo della sconfitta dell’Oscuro Signore.

Non molti di voi sapranno invece che esiste una teoria secondo la quale il vero autore della pozione utilizzata da Merope sarebbe stato proprio Lumacorno: stando alle fonti, i due sono infatti quasi coetanei e secondo la teoria di cui vi parliamo si sarebbero anche conosciuti brevemente. Si pensa quindi che, ad punto della storia, Lumacorno avrebbe aiutato Merope con la creazione del filtro, compito che la ragazza, almeno verosimilmente, non sarebbe mai riuscita a portare a termine da sola per via della sua quasi totale inettitudine magica, provocata e aggravata sopratutto dalle vessazioni psico-fisiche subite dal padre Marvolo e dal fratello Orfin. Ma perché il giovane Lumacorno avrebbe dovuto aiutare una quasi-Maganò come Merope a conquistare forzosamente l’amore di un babbano? La risposta è presto detta: la sfortunata ragazza era infatti l’ultima discendente in vita di Salazar Serpeverde e l’eccentrico professore ha sempre avuto un debole per i nomi importanti.

Ma abbiamo raccontato abbastanza storie e teorie per oggi.

È arrivato il momento di metterci all’opera e creare noi stessi l’Amortentia! Basterà procurarsi petali di rosa, peperoncino, acqua di luna e uova di ashwinder, ossia un serpente che si genera quando un fuoco magico viene lasciato incustodito. Tuttavia, se al momento non vi trovate nel mondo magico e avete difficoltà a reperire gli ingredienti non temete: ci penserà il nostro Luca, a cui lascio la parola, a darvi delle valide alternative per un cocktail davvero speciale!

fino alle pagine del manuale di pozioni!

Studiando bene gli ingredienti, ho deciso di costruire il cocktail in stile sour, in quanto l’Amortentia prevedrebbe l’utilizzo di uova di ashwinder ed il sour è una preparazione a base di albume d’uovo.

Purtroppo non dispongo di un ashwinder, grave mancanza alla quale prometto di rimediare in futuro. Nel mentre ho optato per un albume d’uovo di gallina. Se si vuole sperimentare, la vodka è perfetta, perché si tratta di un distillato abbastanza neutro che permette di osare con sapori particolari nei drink. Per rimanere fedeli agli ingredienti originali dell’Amortentia, non potevano mancare le rose e un tocco di piccante. Utilizzeremo quindi uno sciroppo piccante alle rose che potrete preparare a casa in pochi giorni. Vi lascio la ricetta anche di questo, ma in alternativa, lo sciroppo di rose già pronto si può trovare facilmente anche in commercio (vi consiglio la marca Monin). In tal caso, per renderlo piccante, basterà aggiungere del peperoncino durante la preparazione.

Ma ora, senza ulteriori indugi, vi lascio la ricetta di questo potentissimo filtro d’amore, giusto in tempo per San Valentino!

AMORTENTIA,

Ricetta pericolosa

  • Vodka, 50 ml
  • Limone, 30 ml
  • Sciroppo piccante alle rose, 20 ml
  • Albume pastorizzato, 10 ml

Ingredienti per lo sciroppo:

  • Zucchero, 240 g
  • Acqua, 150 g
  • Petali di rose (preferibilmente rosse), 50 g
  • Peperoncino q. b.
  • 1/2 limone

Procedimento per lo sciroppo:

  1. Selezionare 40g di petali di rose assicurandosi che le foglie siano integre.
  2. Lavare le rose e asciugarle con carta assorbente.
  3. In un contenitore di vetro a chiusura ermetica mettere le rose, il succo di limone e l’acqua bollente.
  4. Chiudere ermeticamente il contenitore e agitarlo.
  5. Lasciare la base a macerare per cira 30 ore.
  6. Filtrare con una garza o un colino a maglie fini in una pentola.
  7. Unire lo zucchero e il peperoncino e far bollire, mescolando, per circa 10/15 minuti.
  8. Lasciare sobbolire ancora 5 minuti a fiamma bassa.
  9. Filtrare il tutto in una bottiglia di vetro precedentemente sterilizzata e lasciare raffreddare.
  10. Conservare in frigo fino a circa 2 settimane.

Procedimento per il cocktail:

  1. Prendete uno shaker o, se non lo avete a casa, potrete fabbricarne uno utilizzando una bottiglia vuota e sterilizzata (andrà bene anche una del latte). Procuratevi anche un secondo tappo per la bottiglia e riempitelo di piccoli fori, vi servirà per filtrare il drink.
  2. Versate gli ingredienti nello shaker e iniziare ad agitare energicamente, poi aggiungete il ghiaccio e continuare ad agitare per una decina di secondi.
  3. Filtrate il tutto velocemente nel ghiaccio servendovi di uno strainer (o del tappo con i fori in caso di shaker improvvisato).
  4. Aggiungere ghiaccio e guarnire con una scorza di limone e un petalo di rosa.

Da preparare e bere con cautela!


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Classe '97. Laureata in e appassionata di lingue e letterature europee. Social media manager per sbaglio, aspirante traduttrice, divoratrice seriale di libri. Giocatrice di ruolo, collezionista di dadi, amante di cinema e giochi da tavolo.

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Classe '95. Bartender e mixologyst, occasionalmente gamer, appassionato di gdr, giochi da tavolo e mondi epic fantasy.

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