Amiche e amici del Capri Comics, torniamo a raccogliere curiosità per la nostra rassegna di retroscena nerd!

Indiana Jones e Star Wars sono indubbiamente tra le saghe cinematografiche più famose ed amate di sempre ed hanno entrambe tra gli attori principali Harrison Ford, che interpreta rispettivamente Indiana Jones e Han Solo. Da qui i fan di entrambe le saghe hanno sviluppato una curiosa teoria secondo la quale le vicende dell’avventuroso archeologo sono in realtà un lungo sogno fatto da Han Solo mentre si ritrova in trappola congelato nella carbonite. Ma non è solo Harrison Ford che ha portato alla nascita della teoria: per un occhio più attento, nei film di Indiana Jones è infatti facile notare vari dettagli, indizi ed easter egg che richiamano alla saga di Star Wars. Ad esempio, ne “I predatori dell’arca perduta”, tra i geroglifici nella camera dove è custodita l’arca dell’alleanza possiamo notare una rappresentazione di R2-D2 e C3PO, ne “Il tempio maledetto” c’è un locale di nome ‘Club Obi Wan’ e in una scena de “L’ultima crociata” ci sono dei barili contenenti una sostanza di nome ‘Carboneto’. Questi nomi vi dicono qualcosa?

Oggi facciamo un salto nel passato di circa 5000 anni parlando del gioco di “Senet”, un antenato del backgammon che, escludendo i dadi, è il gioco da tavolo più antico di cui si hanno testimonianze. Il gioco ha origine nell’Antico Egitto e purtroppo le sue regole non sono arrivate ai giorni nostri in modo completo, ne esistono quindi delle varianti, ma sappiamo che si trattava di un gioco per due giocatori che prevedeva una piccola tavoletta in legno o ceramica con una scacchiera e delle pedine. Senet significa ‘passaggio’, infatti il gioco simboleggia il passaggio dell’anima nell’aldilà egizio ed era usanza comune inserirne una tavoletta nel corredo funebre dei Faraoni e dei nobili, che inizialmente erano gli unici a cui fosse permesso giocare. Proprio nella tomba di un faraone, più precisamente in un cimitero di El-Mahasna, è infatti stata rinvenuta la tavoletta più antica di Senet, risalente al 3300 a.C., ora conservata a Bruxelles. È stata ritrovata una tavoletta di Senet addirittura nella tomba di Tutankhamon!

È risaputo che la sceneggiatura de Il Signore degli Anelli era soggetta a continue revisioni e piccoli cambiamenti anche durante le riprese della trilogia, tant’è che spesso gli attori si ritrovavano a dover imparare nuove battute poche ore prima di girare. È quello che è successo a Sean Bean, che nella trilogia veste i panni di Boromir, durante la famosa scena a Gran Burrone, dove avverte i presenti che “non si entra facilmente a Mordor”. Se non ricordate di che scena si tratta, di sicuro ricorderete almeno il meme! Durante la scena possiamo notare che spesso l’attore abbassa gli occhi con fare drammatico, non per scelta di interpretazione ma per leggere il copione, evidentemente modificato poco prima, che si trovava attaccato al suo ginocchio!

La saga di Metal Gear Solid è piena di segreti ed Easter Egg misteriosi, ed il terzo capitolo non è da meno. Nella sezione di gioco in cui Snake viene imprigionato, se salviamo il gioco e spegniamo la console, ricaricando il salvataggio noteremo che il gioco ha assunto toni ben diversi dal classico TPS Stealth. Nella sezione segreta, denominata “Guy Savage” vestiremo i panni di una sorta di vampiro armato di bastoni ferrati, costantemente aggredito da creature simili a zombie vestito da poliziotti. Guy Savage è un vero e proprio minigioco hack-and-slash dove potremo concatenare diverse combinazioni di tasti per eliminare quanti più nemici possibile… un altro gioco rispetto all’originale! Dopo qualche minuto scopriremo che l’intera sequenza è un sogno di Snake, in preda agli incubi a causa di una storia sui vampiri che la sua assistente Para-Medic gli stava raccontando. A seguito di numerose domande allo sviluppatore Hideo Kojima, venne rivelato che “Guy Savage” era un progetto su cui stava lavorando, ma che non avendo avuto seguito rimane tutt’ora solo un semplice easter egg della saga Konami. Purtroppo, Guy Savage non è presente nel remake HD del titolo, quindi se volete provarlo avrete bisogno di recuperare il gioco originale per PS2 e… immergervi negli incubi di Snake! A quanto pare non è facile entrare a Mordor… e neanche imparare le battute in poche ore!

L’esercito in questione è quello dei “Mercenari”, in inglese “Dogs of War”, proveniente dalla Tilea, armata cosmopolita in quanto costituita da svariate razze e popolazioni, tra cui orchi e giganti.  Il riferimento all’Italia lo si trova nel design di alcuni modelli, che rimandano ai legionari romani, e nei nomi di alcuni personaggi, come il Comandante Lorenzo Lupo, e di unità, come la Legione Perduta di Pirazzo. Ma la miniatura più italiana di tutte è sicuramente quella dell’esploratore Marco Colombo, ispirato chiaramente a Marco Polo e Cristoforo Colombo. Nell’ambientazione di Warhammer Fantasy questo personaggio è lo scopritore del continente di Lustria, che rimanda all’America del sud e al Messico. 

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Classe '97. Laureata in e appassionata di lingue e letterature europee. Social media manager per sbaglio, aspirante traduttrice, divoratrice seriale di libri. Giocatrice di ruolo, collezionista di dadi, amante di cinema e giochi da tavolo.

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Classe '96. Laurea in Economia Aziendale (non proprio correlata). Appassionato di anime e di ogni prodotto che abbia anche solo un minimo di roleplay. Dungeon Master a tempo perso. Avido videogiocatore e lettore. Particolarmente attratto da libri e giochi sconosciuti.

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