Amiche e amici del Capri Comics, di certo nessuno si sarebbe aspettato un inizio dell’anno così nel mondo dei videogiochi. Palworld, gioco survival di Pocket Pair, è il fenomeno del momento. Con un numero di vendite al lancio esorbitante, Palworld è il titolo più giocato su Steam, ed anche uno dei più discussi.

Posso dire con fierezza di essere uno tra quei sei milioni di persone che hanno acquistato il gioco nei primi cinque giorni dall’uscita, spinto effettivamente dalla curiosità e, perché no, anche dalle critiche a suo carico. 

Oggi vi racconto la mia esperienza col titolo, cosa ne penso e, se vi piace fare un po’ di gossip, il mio pensiero sulla potenziale “questione legale” che ne potrebbe derivare. Vediamo allora di lanciarci sulla nostra isola ed andare a catturare tutti i Pal per farne manodopera a basso costo!

Un Survival Monster Collector gestionale Open World con le mitragliatrici

Amico, piano con quella…

Siamo su un’isola popolata da alcune creature magiche e misteriose note come Pal. Questi pericolosi esseri sono temuti dagli umani a causa dei loro poteri unici. Ma il nostro personaggio è in grado di costruire alcuni strumenti speciali, che intrappolano e domano i Pal selvatici.

Il gioco è un Survival game in tempo reale con progressione degli strumenti, come Ark o Minecraft. Il nostro scopo sarà collezionare risorse ed impiegarle nel crafting, così da ottenere armi e strumenti sempre più avanzati, case più grandi e cibo a volontà. 

Come in Pokémon, dovremo catturare quante più creature possibili, farle crescere e farle combattere. Ogni Pal ha un “tipo”, che ne influenza tecniche utilizzabili e mansioni che potremo fargli svolgere.

Un raro scatto di un gruppo di Pal per nulla maltrattati dalla loro allevatrice

Come in Ark, dovremo costruire una base e man mano svilupparla completando le missioni che il gioco ci fornirà. Nella base potremo mettere i nostri Pal a lavoro e questi svolgeranno per noi le mansioni che possono compiere. Ad esempio i Pal di tipo acqua si occuperanno di irrigare i raccolti, mentre quelli di fuoco possono occuparsi di preparare da mangiare. I Pal non sono amici, come in Pokémon, sono strumenti. E se per qualche motivo smettono di lavorare… possiamo sempre punirli, o peggio. E stessa sorte toccherà agli umani che intrappoleremo nelle nostre sfere (sì, possiamo catturare anche gli umani, macabro vero?).

Oltre a far combattere i Pal, anche noi dovremo cimentarci in combattimento, a mio avviso un punto abbastanza debole del titolo. Troppo legnoso, inutilmente complesso e spesso snervante. Nella maggior parte dei casi dovremo lasciare al nostro Pal compagno la maggior parte del lavoro, mentre noi ci concentriamo solo sul lanciare la Sfera Pal e catturare l’avversario. Sfera che spesso manca completamente il bersaglio anche se precisamente ai nostri piedi. Finora bene, ma non benissimo.

La scarsissima originalità è davvero un difetto?

Il titolo di originale non ha davvero nulla. Oltre ad aver rubacchiato da Pokémon ed Ark, ha diversi elementi grafici e di gioco presi da altri titoli famosi come Breath of the Wild o Elden Ring. E Pocket Pair non lo ha mai nascosto, anche durante le interviste. 

Beh, che dire… non ci hanno nemmeno provato qui…

Non credo però che questo sia davvero un problema. Pocket Pair non ha di certo creato un capolavoro, ma ha saputo prelevare i giusti elementi dai giusti titoli presenti sul mercato. Si tratta inoltre di un gioco ancora in Early Access, e nonostante la sua incompletezza, il titolo è giocabilissimo per molte ore, con tantissime creature da schiavizzzare catturare e sconfiggere. Ci sono addirittura le battaglie contro i Boss! Se non si fosse capito, io sto adorando il gioco in quasi ogni suo aspetto e non vedo l’ora di scoprire quali migliorie verranno introdotte nel corso di quest’anno.

C’è ovviamente ancora molto su cui lavorare: oltre al già citato sistema di combattimento, abbiamo parecchi glitch grafici da correggere, enormi bug qua e là ed improvvisi cali di FPS specialmente nel gioco online. L’enorme risonanza del titolo ci fa ben sperare in un suo completamento, ed eventualmente anche in un potenziale porting su altre console.

Allora, se il gioco meccanicamente è funzionante, diverte ed essendo ancora un Early Access può solo migliorare, perché Palworld è nell’occhio del ciclone in quest’ultimo mese?

La questione legale 

Palworld è una copia di Pokémon. Questa è la critica che maggiormente si muove nei confronti del titolo. Graficamente molto simile, meccanicamente molto simile, simile soprattutto nei modelli dei Pal. Perché allora legalmente non si muove nulla contro Pocket Pair?

Parto col dire un mio pensiero: chiedere alla Nintendo in ginocchio, come in effetti si legge sui vari social, di far causa a Pocket Pair, è a mio avviso una richiesta priva di senso. Pocket Pair non ha cacciato un grammo di farina dal suo sacco, è vero, ma se il titolo è d’intrattenimento, allora ben venga che continui a svilupparlo. Il suo successo non è “immeritato” come alcuni sostengono, perché ha avuto il talento per unire franchise diversi per creare un titolo che funziona ed appassiona, cosa che da diverso tempo la stessa Nintendo non riesce a fare.

Mamma Nintendo, dal canto suo, che è fortemente protettiva verso le proprie IP, si è subito attivata per cercare di fermare il progetto. Al momento però la questione è molto spinosa. 

Pocket Pair infatti ha fatto bene i compiti ed ha affermato di aver “superato tutti i controlli legali”. I suoi modelli, infatti, sono molto simili ai Pokémon, ma al contempo abbastanza diversi da non potersi confondere tra di loro. 

Anche il genere del titolo è diverso da quello di Pokémon: quest’ultimo è infatti un JRPG a turni in cui la cattura delle creature è fondamentale al completamento del gioco; Palworld è un Survival in tempo reale, molto più cruento e con un PEGI più alto. I due titoli quindi non sono confondibili e questo per Pocket Pair è sufficiente. 

Il titolo è davvero al sicuro? Nessuno può dirlo con certezza. Quel che è certo è che al momento Palworld è inattaccabile, e a Nintendo questa cosa non va giù.

In conclusione

Io consiglierei questo titolo agli amanti del genere survival. Personalmente lo sto amando. Il costo per un indie game è relativamente alto al momento, ma nulla di davvero proibitivo. Se invece temete i bug o avete paura della questione legale che potrebbe scaturire, vi consiglio di aspettare la versione completa, in uscita all’inizio del 2025. 

E voi conoscevate Palworld o avete vissuto sotto un sasso finora? Fatecelo sapere nei commenti!

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Classe '96. Laurea in Economia Aziendale (non proprio correlata). Appassionato di anime e di ogni prodotto che abbia anche solo un minimo di roleplay. Dungeon Master a tempo perso. Avido videogiocatore e lettore. Particolarmente attratto da libri e giochi sconosciuti.

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