Care amiche e cari amici del Capri Comics, anche voi adorate ottobre?

Noi lo adoriamo soprattutto perchè è il mese perfetto per trascinarvi con noi nel tetro baratro dell’horror. E anche stavolta, il caro vecchio Lovecraft non ci ha deluso, in quanto ciò di cui vi parlerò oggi deve le sue origini ai miti e leggende concepiti dal celebre scrittore di Providence. Oggi infatti vi parlerò di Lovecraftesque, un gioco di ruolo che vanta il premio “Gioco di ruolo dell’anno” 2018. Sebbene sia definito un GDR, in realtà si tratta di un gioco narrativo, dove i giocatori vestiranno a turrno i panni di un Narratore che racconta una storia dell’orrore a tema lovecraftiano, mentre un altro vestirà i panni del Testimone, che dovrà quindi reagire agli agganci narrativi del Narratore.

Siete pronti ad affrontare le temibili creature ed orrori cosmici che permeano il nostro mondo? Proseguite a vostro rischio e pericolo… e mi raccomando, occhio alla vostra Sanità Mentale!

Il Manuale di Gioco

N.B. Demoni non inclusi

Piccola premessa: il manuale di Lovecraftesque non è fondamentale per giocarci, ma è comunque consigliato averlo. Trattandosi di un gioco narrativo, le regole di gioco sono abbastanza scarne, per lasciare ai giocatori la possibilità di raccontare la propria storia al meglio.

Il manuale di gioco è diviso in tre parti.

  • Nella prima parte sono descritte le brevi regole del gioco:
  • Nella seconda c’è un approfondimento sul personaggio di H.P. Lovecraft, sui suoi lavori e sull’impatto culturale che ha esercitato ed esercita tuttora;
  • Nella terza sono contenuti esempi di scenari di gioco e idee per poter condurre la propria storia nel migliore dei modi.

Nelle ultime pagine sono contenute anche le “Carte Speciali”, da ritagliare per usarle come regola aggiuntiva nelle proprie sessioni di gioco.

Sicuramente è interessante l’Edizione “Ghostlight”, che nasconde nelle sue pagine disegni difficilmente visibili ad occhio nudo, e che per questo motivo include al suo interno una torcia per illuminare queste didascalie celate.

Come si gioca a Lovecraftesque?

Giocate a vostro rischio e pericolo…

I giocatori si dividono in tre ruoli: il Testimone, che ha il compito di decidere il piano d’azione del protagonista della storia, il Narratore, che funge da “Game Master”, raccontando la vicenda e intervenendo nelle azioni del Testimone, e infine gli Osservatori, che aiutano il Narratore intervenendo a sostenere il suo racconto,tramite l’uso delle “Carte Speciali” o semplicemente aggiungendo informazioni alla narrazione. I ruoli non sono fissi e ruotano in senso orario ogni volta che inizia una nuova scena.

Una sessione di gioco dura circa 3 o 4 ore e viene suddivisa in tre fasi.

Nella prima, che si compone di cinque scene, il Testimone è tenuto ad investigare su eventi misteriosi che stanno avvenendo intorno a lui. In questa fase, il Testimone non può morire e non si manifestano (ancora) eventi paranormali. Al termine di ogni scena, il Testimone rinviene un “Indizio”, che permetterà al Testimone (ed ai giocatori) di immaginare cosa sta accadendo.

La seconda fase si compone di un massimo di tre scene. Anche in questa il fulcro del gioco è l’investigazione, ma ora il male che attanaglia il Testimone si fa più forte, e iniziano a manifestarsi fenomeni paranormali o inspiegabili.

La terza fase è quella più concitata. Si compone obbligatoriamente di quattro scene, così denominate:

  • Forza Maggiore: in questa scena, il Testimone viene obbligato dal Narratore ad iniziare il “Viaggio nell’Oscurità”;
  • Viaggio nell’Oscurità: il Testimone compirà un vero e proprio viaggio per scontrarsi con la minaccia della quale ha investigato nelle scene precedenti…
  • L’Orrore Finale: qui il Testimone affronterà ciò che lo minaccia;
  • L’Epilogo: qui infine si decidono le sorti del Testimone e della storia stessa.

Concludendo…

Lovecraftesque è un gioco unico, che si aggancia al cuore concettuale di ciò che è un Gioco di Ruolo: raccontare e vivere una storia in prima persona.

Il suo sistema di gioco aperto e apribile permette di concentrarsi sull’atmosfera, sulle scelte, sulla narrazione, sul concetto stesso di inevitabile che ha ispirato alcune delle più affascinanti storie del Maestro di Providence.

Non adatto ai cuori sensibili e agli stomaci deboli.

Consiglio di giocarlo con un gruppo affiatato di amici, magari in un luogo buio, a lume di candela… perché un buono spavento, se provato in un ambiente sicuro, può essere divertente e addirittura catartico.

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Classe '96. Laurea in Economia Aziendale (non proprio correlata). Appassionato di anime e di ogni prodotto che abbia anche solo un minimo di roleplay. Dungeon Master a tempo perso. Avido videogiocatore e lettore. Particolarmente attratto da libri e giochi sconosciuti.

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