Da molto tempo non vi parlavo di qualcosa legato alla Casa delle Idee, ma questo… questo non potevo perdermelo.
Internet è pieno di articoli su questo revival, atteso e sognato da tutti i bimbi della Generazione (appunto) X e poi anche Y (Millenials). Quindi vi farò prima un recap, poi vedremo cosa aspettarci ed infine andremo ad analizzare qualche gossip e chiuderemo con delle impressioni personali.
Previously… on X-Men
Così iniziava la serie animata degli anni ‘90, introducendo un veloce recap degli episodi precedenti.
Sin dal suo esordio ‘nel 92 negli USA e da noi nel ‘94, questo cartoon miscelava perfettamente (almeno per il suo giovane pubblico di riferimento) episodi con trame auto-conclusive e blocchi di episodi dalla trama orizzontale.
Questo modus da Soap-opera era estremamente congeniale al mondo proposto, il cui focus erano i rapporti tra i protagonisti, i loro amori e le loro ambizioni in una società che li emargina e li discrimina, purtroppo ancora troppo simile al mondo nel quale viviamo. La serie, infatti, non si è mai tirata indietro nel trattare temi complessi e talvolta impegnativi, come l’olocausto o la segregazione razziale, punto di forza delle testate mutanti.
Le stagioni degli anni ‘90 riprendono famosissimi archi narrativi come “Giorni di un futuro passato”, “L’età di apocalisse” e “La saga della fenice nera”, tutti in maniera decisamente fedele alla controparte fumettosa.
Quindi, il sogno di Xavier viene sempre portato avanti nella direzione di una pacifica convivenza tra mutanti e umani. Finché nell’ultima puntata, non viene ferito (a morte?)
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X-Men 2024 ‘97
Come se la terra non avesse compiuto più di venti rotazioni intorno al sole, la serie si apre con la famosissima sigla che è solo aggiornata nella veste grafica, ma l’impatto è devastante: siamo di nuovo bambini. Le tre puntate disponibili ad oggi scorrono veloci, con un ottimo bilanciamento di trama in cui Magneto prende le redini e l’eredità dell’amico Charles.
Per ora, tutto funziona e l’andamento è promettente, ma aspettiamo la conclusione (le puntate previste sono 10) per poter dare un verdetto in toto.
Allora, se non possiamo sbilanciarci su un parere perché ne stiamo parlando?
Perché la nostalgia è una canaglia, e vende tanto…
Guardando queste due puntate mi sono davvero sentito come quando avevo otto o nove anni ed ero seduto sul divano, la domenica mattina, con il latte e Nesquik, i cereali preferiti e tutta la mattina davanti, senza alcun pensiero per la testa, ma con affianco mio padre, appassionato quanto me, pronto a spiegarmi i passaggi più complessi…
Meme e Gossip
Questa serie porta con sé una quantità di meme storici che hanno segnato internet per sempre, e la speranza di trovarne di nuovi è davvero alta… perché la comicità con la quale la serie tratta argomenti pesanti è davvero scema (in senso buono).
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Un alone di mistero invece si estende sull’allontanamento del creare Beau De Mayo, escluso anche dalla première senza che ne sia stato dato un motivo ufficiale. Al di là di gossip e speculazioni, questo dispiace davvero perché l’autore ha davvero a cuore le tematiche di tolleranza trattate nella serie, in quanto le ha vissute in prima persona, da ragazzo nero ed omosessuale, adottato e cresciuto negli anni ‘80 e ‘90, quando l’inclusivita non era esattamente quella di oggi. Si attendono dei chiarimenti da parte di Disney, ma difficilmente riusciremo ad avere la verità.
Per ora gustiamoci il suo lavoro…
A me, Miei X-Men.
About the author
Classe '90. Farmacista per sbaglio, noto accumulatore di giochi da tavolo. Nasce e cresce a suon di Marvel e Disney e tanto basta...