Scott Pilgrim – La serie è una miniserie anime targata Netflix, che conta 8 episodi ed è basata sulla serie a fumetti Scott Pilgrim, pubblicata tra il 2004 e il 2010, scritta da Bryan Lee O’Malley, da cui venne tratto un film nel 2010, Scott Pilgrim vs The World.

Bryan Lee O’Malley ha studiato cinema all’University of Western Ontario, ma ha abbandonato la facoltà prima di completare gli studi. Prima di pubblicare le proprie opere, ha disegnato illustrazioni e fumetti per la casa editrice Oni Press, tra cui Hopeless Savages: Ground Zero, scritto da Jen Van Meter. Il primo fumetto originale di O’Malley è Alla deriva pubblicato nel 2003, ma la sua opera di maggior successo è la serie di sei albi dedicati al personaggio di Scott Pilgrim, pubblicati dalla Oni Press, in italia dalla Rizzoli Lizard. O’Malley ha pubblicato anche storie come Seconds, del 2014, e ha disegnato svariate copertine di videogiochi e fumetti, tra quali Fez, videogioco puzzle-platform del 2012, e la copertina variant del primo numero dell’albo a fumetti Young Avengers.

Scott Pilgrim – La serie racconta le vicende di Scott, un ragazzo di ventitré anni, che vive a Toronto e che decide di uscire con una liceale. Ad un certo punto, Scott incontra una ragazza statunitense, Ramona Flowers, e tra i due subito scocca la scintilla, ma ben presto il giovane si rende conto che per poter stare con Ramona, dovrà combattere contro i suoi sette malvagi ex.

La serie, che fa completamente suo lo spirito manga ed anime che già influenzava i fumetti e il film, ha molti punti a suo favore, tra cui la sceneggiatura e i disegni, curati (tra gli altri) da Bryan Lee O’Malley in persona. Le animazioni sono uniche, e il tutto è arricchito da citazioni e rimandi a videogiochi, film e persino a spot pubblicitari. Un altro punto di forza è senz’altro la scelta, direi perfetta, di riprendere le voci degli attori che hanno partecipato al film del 2010. Quindi, in originale ritroviamo Michael Cera nei panni Scott, Chris Evans, per Lucas Lee, Mary Elizabeth Winstead per Ramona Flowers, Brie Larson per Envy Adama. Anche in italiano si ritorna con successo allo stesso cast di doppiaggio del film. Vi è poi il doppiaggio originale giapponese, anch’esso molto azzeccato.

Da qui in poi mi addentrerò un po’ più nei dettagli, facendo degli SPOILER, che potrete saltare per arrivare direttamente alle conclusioni finali.

SPOILER!

INIZIANO GLI SPOILER!

Questa serie si discosta subito dal film e dal fumetto.

Se l’incipit, le battute e le inquadrature restano molto simili alle precedenti versioni, la storia prende una direzione ben diversa. Durante lo scontro con Matthew Patel, Scott infatti “muore”, lasciando per terra le iconinche monetine che si ottengono sconfiggendo i nemici nei picchiaduro a scorrimento. Già dai primi episodi, lo spettatore e il fan di vecchia data vengono così subito spiazzati.

La serie si concentra di più su Ramona e su personaggi secondari e antagonisti. Scopriamo infatti più dettagli sul passato di Ramona, sulle relazioni coi suoi vari ex, ma anche sulle relazioni tra Scott e le sue varie ex. È bellissimo il modo in cui Ramona, quando scopre che Scott non è morto ma è stato rapito, visita ogni suo ex per interrogarlo sui potenziali colpevoli, finendo poi per riappacificarsi con il ragazzo di turno.

Ed è fantastico anche vedere come cambiano le carte in tavola, dato che Scott non ha mai sconfitto i sette malvagi ex. Mi viene da pensare, ad esempio, all’ascesa di Matthew Patel, che una volta “sconfitto” Scott, prende coraggio e sfida Gideon per il possesso di tutte le sue proprietà e per la leadership della “Lega dei malvagi ex”, vincendo. Cosi vediamo un Gideon, sconfitto e privato di tutto, che si reca nella sua città natale, proprio Toronto, dove veniamo a conoscenza del fatto che “Gideon Graves” fosse in realtà solo un alias usato da Gordon Goose.

Il finale, anche se un po telefonato, è molto simile ed eppure diverso a quello del film. Nel film, dopo aver battuto Gideon, Scott si ritrova ad affrontare una copia cattiva di se stesso, “Nega Scott”, scontro poi risolto quando Scott stesso capisce che il modo in cui aveva trattato Knives e Ramona era sbagliato, una consapevolezza che lo fa riappacificare con la sua parte “oscura”. Nella serie ci ritroviamo una situazione abbastanza simile, in cui veniamo a scoprire che il rapimento di Scott è stato architettato da una sua versione futura, uno Scott invecchiato e arrabbiato con Ramona. Lo scontro si conclude quando entra in gioco una quarta figura, una Ramona invecchiata, che fa capire alla nostra Ramona che non vale la pena scappare dopo ogni minimo problema, e che se ne vale veramente la pena, bisogna perseverare e provare a migliorarsi insieme.

FINE DEGLI SPOILER!

Conclusioni

Mi rendo conto che per apprezzare a pieno questa serie bisognerebbe perlomeno aver visto il film del 2010. Nonostante ciò, resta una serie fresca, con colori vibranti e con non pochi colpi di scena che fanno riflettere, approfondendo sia la natura dei rapporti tra ragazzi, sia la natura di quegli stessi rapporti visti poi con gli occhi degli adulti.

Come detto prima, la scelta delle voci è perfetta e io non potrei essere più felice, perché non riuscirei a pensare a Scott a Ramona e tutti gli altri con voci diverse.

Scott Pilgrim – La Serie mi ha sorpreso ed è riuscita a farmi appassionare per l’ennesima volta alle vicende di Scott e dei suoi amici, nonché a farmi innamorare nuovamente del personaggio di Ramona Flowers.

Dopo tanti anni, benché io sia cresciuto, la saga di Scott mi parla ancora: questa nuova serie mi ha infatti ricordato che siamo un po’ tutti come Scott. A chi non è mai successo di incontrare la persona giusta, ma nel momento sbagliato, e di reagire in modo ancora più sbagliato ad una delusione? E a chi non è mai successo di dover lasciar andare il passato per godersi finalmente il futuro?

Consiglio vivamente questa serie, così come consiglio di recuperare i fumetti e il film: sono sicuro sapranno parlare anche a voi.


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Sono Cosimo, classe ‘97, streamer fallito, bartender agguerrito. Mi trovo qui quasi per caso dato che ho solo la terza media, però sono un grande appassionato di videogiochi, hent...ehm… anime e dinosauri… e mi piace raccontare perché.

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